Sul fronte della inarrestabile contesa tra le forze del bene e del male, cioè tra copyright e copiatori pirata, arriva notizia di una nuova arma nelle mani del bene, di invenzione tedesca: un sistema di DRM dispettoso, chiamato SiDiM, che quando copi un file senza autorizzazione modifica parti del testo o della punteggiatura, così che la copia pirata diventi un testo diverso da quello originario.
A parte rilevare che il sistema potrebbe anche avere risultati inaspettatamente creativi, producendo dal nulla nuove opere (si immagini una mediocre poesia, che con un virgola decisiva spostata al punto giusto diventi una lirica sublime) si pongono intriganti questioni di diritto d’autore. Perché appunto l’autore potrebbe dolersi delle manipolazione della propria opera (sarà pure mediocre, ma quella è la mia poesia, con la virgola in quel posto).
Certo chi detiene la copia pirata non può protestare più di tanto, ma insomma, l’autore s’offende lo stesso, anche perché il testo circola e chi saprà più, dopo un pò, dove diamine andava piazzata quella virgoletta? Dovrà dunque autorizzare preventivamente un simile sistema. E poi, chi sarà il responsabile dell’illecita ri-elaborazione? Il software? Chi ha apposto il DRM? Il pirata?
Ad altri giuristi sbrogliare la matassa, io m’astengo.